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    PRADA INVITES - PRIMAVERA/ESTATE 2019

    1 settembre 2018

    Per la Primavera/Estate 2019, Prada ha invitato un gruppo di creative di grande autorevolezza a livello mondiale, a collaborare all’ideazione di prodotti realizzati nel suo iconico nylon.

    Un terzetto composto da architetti donna di primissimo piano – Cini Boeri, Elizabeth Diller e Kazuyo Sejima – ha disegnato alcuni pezzi nuovi e unici, realizzati in nylon Prada. Ispirati alle caratteristiche intrinseche del tessuto stesso e alla sua posizione all’interno del patrimonio del marchio, i prodotti rappresentano una nuova evoluzione di ’Prada Invites’, una serie di progetti di collaborazione con importanti protagonisti del design, incentrata sull’universo del nylon Prada e presentata per la prima volta in occasione della sfilata Uomo e Donna Autunno/Inverno 2018. Il concetto alla base di ’Prada Invites’ si fonda sul presupposto dell’intersezionalità nel design e sulla conversazione - dagli esiti imprevisti - tra discipline diverse.

    Questa seconda edizione sviluppa e perfeziona ulteriormente l’idea di un dialogo creativo. Pur formando un gruppo variegato di identità individuali ben definite all’interno della loro professione, Cini Boeri, Diller e Sejima sono accomunate dalla loro esperienza in quanto donne. Le loro reazioni sono profondamente diverse, ma l’elemento catalizzatore resta lo stesso e pervade tutto il loro lavoro. In questa circostanza si sono riunite per soddisfare la richiesta di creare un capo di abbigliamento o un accessorio femminile, per le altre donne e magari per se stesse. Il risultato diventa un dialogo ideologico che si esprime attraverso la moda; personale, sincero, reale. Tutte caratteristiche associate al nylon di Prada, il funzionale tessuto che ha sovvertito l’idea convenzionale di lusso ed è diventato uno dei materiali fondamentali del marchio.

    Scritto da donne per le donne, questo nuovo capitolo espone ed espande ulteriormente la crescente attrazione di Prada per le molteplici e variegate rappresentazioni della femminilità di oggi, come viene percepita da una varietà di punti di vista femminili. Qui, questa filosofia si esprime non solo attraverso i prodotti stessi, ma anche attraverso il processo creativo vero e proprio. Il progetto ‘Prada Invites’ è presentato il 20 settembre a Milano all’interno della sfilata Prada Donna Primavera/Estate 2019 – un contesto che funge sia da cornice, sia da sfondo su cui risaltare.

    In questa sua nuova incarnazione, ‘Prada Invites’ invita a godere il frutto dei processi mentali di alcune fra le voci femminili più stimolanti del design del ventunesimo secolo.

    BIOGRAFIA DI CINI BOERI

    Cini Boeri (nata nel 1924) è un’acclamata architetto e designer che ha fondato il suo studio nel 1963. Cresciuta a Milano, si è laureata al Politecnico di Milano nel 1951, lavorando prima con Giò Ponti e collaborando poi con Marco Zanuso prima di mettersi in proprio. I suoi principali ambiti di lavoro sono stati l’architettura civile e di interni e il design industriale.

    Cini Boeri ha dedicato un’attenzione particolare alla funzione della casa, concentrandosi soprattutto sul rapporto psicologico tra uomo e habitat. Nel campo del design industriale, il suo lavoro progettuale ha sempre mirato alla ricerca di tutto ciò che potesse migliorare e semplificare il nostro modo di vita. Nella sua professione come architetto si è occupata di spazi pubblici e privati e di una serie di lavori su commissione per numerose aziende tra cui Knoll e Arflex, insieme alle quali ha collaborato alla creazione di diverse linee di arredamento assolutamente innovative, tra cui i suoi rivoluzionari mobili da salotto e la linea ‘Strips’. Molti dei suoi progetti sono esposti in mostre e musei di tutto il mondo e tra i riconoscimenti ottenuti figurano tre Compasso d'Oro (1970, 1979, 2011) e l’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2011).

    Cini Boeri ha insegnato alla University of Berkeley, a Barcellona e a Milano, al Nucleo del Deseno Industrial di San Paolo, al Collegio degli Architetti a Rio de Janeiro, alla Cranbrook School di Detroit, alla sede europea del Southern California Institute of Architecture a Vico Morcote (Svizzera) e al Pacific Design Center alla UCLA di Los Angeles. È stata membro del Consiglio di Amministrazione della XVI Triennale di Milano e nel 1986 ha partecipato alla mostra ‘Progetto domestico’, svoltasi durante la XVII Triennale di Milano. Tra il 1981 e il 1983 Cini Boeri è stata visiting professor presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha tenuto corsi di ‘Architectural Planning’ e ‘Industrial Design Interior Design’. Organizza inoltre corsi all’interno della stessa facoltà e tiene conferenze nelle università di varie città del mondo.

    BIOGRAFIA DI ELIZABETH DILLER

    Il lavoro cross-genre di Elizabeth Diller (nata nel 1954) le è valso l’inclusione – unico architetto – nell’elenco 2018 del Time delle “100 persone più influenti” e la prima fellowship mai concessa dalla MacArthur Foundation in questa professione. È una dei soci fondatori di Diller Scofidio + Renfro (DS+R), uno studio di architettura con base a New York la cui attività spazia tra architettura, progettazione urbana, installazioni artistiche, performance multimediali, media digitali e stampa.

    Nata a Lodz, in Polonia, Diller si è trasferita a New York nel 1960. Dopo gli studi alla Cooper Union, nel 1979 ha fondato Diller + Scofidio insieme a Ricardo Scofidio e da allora lo studio ha conquistato grande notorietà grazie ai suoi progetti, punto di incontro e collegamento tra arte concettuale e architettura.

    Lo studio di Diller è attualmente a capo di due opere di genere culturale di grande rilevanza per New York: The Shed – il primo centro poli-artistico dove poter commissionare, produrre e presentare tutti i tipi di arti dello spettacolo, arte visiva e cultura popolare – e l’ampliamento del Museum of Modern Art, che inaugureranno entrambi nel 2019. Diller ha inoltre coordinato tre progetti di installazioni attualmente in esposizione: presso la mostra del Costume Institute Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination al Metropolitan Museum of Modern Art a New York e due installazioni alla Biennale di Venezia del 2018. Ha anche creato, diretto e prodotto la Mile-Long Opera, una free performance che debutterà tra il 3 e il 7 ottobre 2018, con 1.000 cantanti su un palcoscenico che si snoderà lungo tutta la High Line.

    Di recente, DS+R è stato scelto per progettare il Centre for Music, una nuova sede permanente per la London Symphony Orchestra, e un nuovo centro di raccolta e ricerca per il Victoria and Albert Museum, nel parco olimpico di Londra. Diller si è anche aggiudicata l’Innovator’s Award del Wall Street Journal, è membro della American Academy of Arts and Letters, International Fellow del Royal Institute of British Architects e titolare della cattedra di architettura all’Università di Princeton. 

    BIOGRAFIA DI KAZUYO SEJIMA

    Kazuyo Sejima (nata nel 1956) è un architetto giapponese che vive e lavora a Tokyo, in Giappone. Dopo aver lavorato con Toyo Ito, nel 1987 Sejima ha aperto il suo studio Kazuyo Sejima & Associates e nel 1995 ha poi fondato insieme a Ryue Nishizawa SANAA (Sejima and Nishizawa and Associates), uno studio di architettura e design con sede a Tokyo.

    Nel 2010, Sejima è stata nominata direttrice per il settore di Architettura della Biennale di Venezia, per la quale ha curato la dodicesima Mostra Internazionale di Architettura. È stata la prima donna a essere scelta per ricoprire questo incarico. Lo stesso anno ha vinto il Premio Pritzker insieme a Ryue Nishizawa, la seconda donna a ricevere questo riconoscimento.

    I progetti dello Studio Sanaa - composto da architetti e da uno staff internazionale il cui lavoro spazia per dimensioni dal design residenziale e di interni ai grandi complessi edilizi e alla progettazione urbana, fino al design di prodotti e arredi - esplorano e si rifanno al concetto di transizione fluida tra spazi interni ed esterni, pensati su misura e ispirati in modo specifico da ogni singolo sito e programma di lavoro, consentendo così all’architettura di interagire con lo spazio che la circonda.

    Tra i lavori più importanti di SANAA figurano il Museo di Arte Contemporanea del 21° Secolo a Kanazawa, in Giappone, il Rolex Learning Center in Svizzera, il Louvre-Lens in Francia e il centro Grace Farms negli USA.

    Gli attuali incarichi progrettuali di SANAA comprendono la riqualificazione di La Samaritaine a Parigi, la Bezalel Academy of Arts and Design a Gerusalemme, in Israele, e l’Urban Campus dell’Università Bocconi a Milano.

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