HIGHLIGHTS
Purpose e Valori
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Con il progetto “CARE's, The Ethical Chef Days”, Marchesi 1824 e il Ristorante Torre della Fondazione Prada promuovono insieme le iniziative “CARE's Social Responsibility Award” e “CARE's Chef Under 30”. CARE's è stato ideato dallo chef stellato Norbert Niederkofler e da Paolo Ferretti al fine di promuovere la cucina etica e la salvaguardia della terra e dell’ambiente.
Dal 2016, Marchesi 1824 promuove il “CARE’s Social Responsibility Award” volto a premiare chi, con la propria attività, si è distinto nella tutela di una cultura culinaria etica, nell’impiego di pratiche innovative a favore della sostenibilità ecologico-sociale, nella valorizzazione del territorio e della biodiversità.
2024
In occasione dell’edizione 2024 di CARE’s - The ethical Chef Days, Marchesi 1824 ha rinnovato il suo sostegno alla manifestazione assegnando il CARE’s Social Responsibility Award a “PORTA PAZIENZA - Primi secondi e ultimi”, un progetto sociale in cui l'attività ristorativa si trasforma in un'occasione per dare vita a un modello di consumo critico, etico e consapevole.
La storia della Cooperativa ha inizio con l’apertura di una pizzeria a Bologna, La Fattoria di Masaniello, negli spazi del Circolo La Fattoria al rione Pilastro. Nel giugno 2020 cambia nome in "PORTA PAZIENZA - Primi secondi e ultimi" portando avanti l’obiettivo di creare una società aperta, inclusiva e solidale.
2022
Per quest’anno, l’evento sostenuto da Marchesi 1824 CARE’s – The Ethical Chef Day, assume una nuova forma, diventando “CARE’s on Tour”: un viaggio itinerante attraverso l’Italia per scoprire nel profondo come il mondo della gastronomia possa essere sostenibile. Durante la prima tappa a Venezia (14-16 ottobre 2022) Marchesi 1824, dopo una meticolosa ricerca, ha conferito il Social Responsibility Award ad Hamed Ahmadi. Nel 2012 Ahmadi ha aperto a Venezia il ristorante Orient Experience, con l’obiettivo di offrire lavoro e una prospettiva di vita ai migranti e ai rifugiati politici arrivati in Italia, promuovendo al tempo stesso la loro cultura gastronomica.
2020
Per la quinta edizione dal titolo "CARE’s EXPLORE – The nature around you”, lo Chef Norbert Niederkofler e PaoloFerretti hanno ricevuto virtualmente oltre 300 ospiti, tra chef internazionali, giornalisti, blogger e influencer, a Plan de Corones, presso l’AlpiNN-Food Space & Restaurant, per esplorare le diverse modalità con cui oggi ci si prende cura di ambiente, territorio e persone.
“CARE's Chef Under 30” è un progetto nato in collaborazione con il Ristorante Torre e “CARE's, The Ethical Chef Days” che promuove i principi della cucina sostenibile invitando cuochi di talento da tutto il mondo e con meno di trent'anni a creare un menu esclusivo ispirato all'identità culinaria del proprio paese d'origine.
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Ramazan Kurt (Turchia, 1996), si è laureato in Gastronomy and Culinary Arts alla Beykent University di Istanbul. Dal 2016 al 2021 ha lavorato come Sous Chef presso il ristorante Neolokal di Istanbul. Dopo questa esperienza, si è trasferito in Norvegia per lavorare nelle cucine del ristorante Under a Lindesnes. Ramazan Kurt continua a esplorare i sapori della cucina turca con l’obiettivo di aprire un suo ristorante sostenibile.
Kardalen Soyalp Kurt (Turchia, 1996) si è laureata in Gastronomy and Culinary Arts all’Università di Yeditepe di Istanbul, dove sta frequentando un master sulla sostenibilità e innovazione. Nel 2019 ha ricevuto una borsa di studio per giovani chef all’Oxford Food Symposium e nel 2020 una borsa di studio alla Mad Academy per il programma ambiente e sostenibilità. Dal 2019 al 2021 ha lavorato nella ricerca e sviluppo per il ristorante Neolokal a Istanbul e nel 2021 e 2022 per il ristorante Under a Lindesnes in Norvegia. La sua passione per la cucina nasce dal desiderio di creare nuovi sapori, in armonia con la natura.
Nato nel 1992 a Roma, Matteo Taccini frequenta con successo ALMA, la prestigiosa scuola internazionale di cucina italiana, dove acquisisce tecniche e competenze basate sugli insegnamenti del Maestro Gualtiero Marchesi. Dopo aver approfondito la propria formazione presso alcuni dei migliori ristoranti al mondo, tra cui Enigma Restaurant e Tickets Bar a Barcellona, Pollen Street Social a Londra, Il Pagliaccio, Pipero al Rex e Imagò a Roma, Mezzaluna a Sydney, nel 2021 approda a Bolzano come executive chef di ConTanima.
Simone Belfiore (Genova, 1991), executive Chef del ristorante Diana Gourmet del Diana Grand Hotel di Alassio, propone la propria interpretazione della tradizione culinaria genovese e mediterranea, basata su ingredienti freschi e locali. I suoi piatti si caratterizzano per il riutilizzo degli scarti e una ridotta lavorazione della materia prima per valorizzarla integralmente. Dopo aver frequentato l’Accademia Gualtiero Marchesi a Milano, diventa commis tournant e a seguire capo partita dei secondi al Belmond Hotel Splendido di Portofino. Nel 2017 lavora nella cucina del Ristorante Cracco di Via Victor Hugo e di Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Due anni dopo inizia la collaborazione con il ristorante Le Calandre di Sarmeola, Padova, in cui affianca lo chef Massimiliano Alajmo. Nel 2020 si trasferisce in Liguria e lavora come sous chef del Diana Gourmet del Diana Grand Hotel, seguendo la gestione, il coordinamento e la supervisione di tutte le partite e lavorando a stretto contatto con lo chef Ivano Ricchebono, una stella Michelin.
Lennard Yeong (1988) ha studiato ingegneria, ma da oltre dieci anni si dedica esclusivamente alla cucina con un particolare interesse per la scienza dell’alimentazione. Yeong è un cuoco autodidatta, nel 2015 è stato tra i finalisti della prima edizione di MasterChef Asia e oggi è uno dei più promettenti chef di Singapore. Dal 2018 è in-house chef dell’azienda Miele a Singapore, dove tiene corsi di cucina e sviluppa nuove ricette. Lennard Yeong ha inoltre condotto una serie di documentari, dal titolo “For Food's Sake!”, per la rete tv Channel NewsAsia che indagano le cause delle difficoltà di rifornimento alimentare di Singapore, un paese che importa il 90% del proprio cibo. Lo chef, con il suo approccio genuino alla cucina, vuole educare e stimolare le nuove generazioni a una più attenta alimentazione attraverso una consapevole scelta dei prodotti.
Francesca Ferreyros inizia la sua formazione nel 2009 nella cucina dello chef Iván Kisic a Lima (Perù) per poi continuare negli Stati Uniti dove affianca per alcuni anni lo chef Niven Patel. La sua esperienza culinaria prosegue nel 2015 in Europa, al ristorante El Celler de Can Roca di Girona (Spagna), e nel 2016 in Asia, dove entra a far parte del team dello chef indiano Gaggan Anand a Bangkok (Thailandia). Interessata alla cucina Nikkei (giapponeseperuviana) e Chifa (cinese-peruviana), Ferreyros rientra in Perù nel 2018 come chef del ristorante IK a Lima, dove crea la sua personale cucina fusion che combina ingredienti, tecniche e tradizioni del sud est asiatico e del Perù. Attualmente la giovane chef sta lavorando con le comunità indigene dell’Amazzonia per approfondire le proprie conoscenze sui prodotti e le antiche tecniche della cucina del suo paese. Tra i suoi prossimi progetti è prevista l’apertura di un nuovo ristorante dove poter presentare la sua ricerca culinaria nata dall’incontro tra Asia e Perù.
Vusumuzi Ndlovu inizia la sua formazione nella cucina dello Sheraton Hotel di Pretoria (Sudafrica) nel 2000. Nel 2012 entra a far parte del team dello chef Peter Tempelhof a Città del Capo e in seguito della squadra nazionale di chef del Sudafrica. Nel 2015 si trasferisce a Johannesburg, dove affianca lo chef David Higgs al ristorante “The Saxon” per poi trasferirsi in Belgio in uno dei migliori ristoranti del paese, il “In de Wulf” di Heuvelland. Dopo l’esperienza Europea, ritorna nelle cucine del “The Saxon” di Johannesburg dove crea la sua pluripremiata anatra utilizzando un mix di abilità, tecnica e sapori appresi negli anni. Recentemente ha lavorato al “The Marabi Jazz Club” di Johannesburg. Ndlovu è stato nominato uno dei migliori sette cuochi e migliore chef di Africa e Medio Oriente al San Pellegrino Best Young Chef 2018.
Killian Crowley studia inizialmente in Belgio e prosegue la sua formazione in affermati ristoranti e cucine stellate come il “Clairefointaine” in Lussemburgo, dove scopre la cucina gourmet, il tre stelle “Le Louis XV – Alain Ducasse” à l'Hôtel de Paris di Monaco e il “Bon-Bon” di Bruxelles dove affianca lo chef Christophe Hardiquest. Nel 2016 è finalista della competizione Euro-Toques Young Chef of the Year. Nel 2018 è nominato San Pellegrino Young Chef UK & Ireland rappresentando la Gran Bretagna e l’Irlanda nella finale mondiale a Milano.
Formatosi in cucine internazionali, a 17 anni inizia a lavorare nei più prestigiosi ristoranti di Lima. Con l’intento di riscoprire i prodotti dell’Amazzonia peruviana, risiede per due anni nella regione. Dopo questo periodo di formazione incontra lo chef Pedro Miguel Schiaffino che lo guida durante la sua esperienza al ristorante “Malabar” di Lima. Inizia così la dedizione di Aldo Yaranga verso la sostenibilità e la cucina responsabile in diretto rapporto con i contadini. A 28 anni è sous chef del ristorante “La Niña” dove, insieme al proprietario collabora allo sviluppo di una visione etica legata alla stagionalità, all’utilizzo di ingredienti locali e alla collaborazione con allevatori e pescatori del territorio.
Fin da piccola ha cominciato a muovere i primi passi in cucina con il padre al ristorante “Signum”. Dopo essersi trasferita a Londra, torna in Italia per accrescere la sua esperienza nei migliori ristoranti tra cui gli stellati “Open Colonna” dello chef Antonello Colonna e “Pipero al Rex” dello chef Luciano Monosilio, e il bistellato “La Torre del Saracino” dello chef Gennaro Esposito. In seguito, torna alle sue origini iniziando a lavorare al “Signum” di Salina. Nel 2016 riceve la sua prima Stella Michelin diventando la più giovane donna stellata in Italia.
Nel 2015 si trasferisce in Montenegro dove lavora come Head Chef del ristorante “Palladium”, prima di tornare in Ucraina per unirsi prima al ristorante “Reef” di Kiev e successivamente al ristorante “Varburger Dnepr”. Da febbraio 2017 è lo Chef del ristorante “Bernardazzi” di Odessa.
Nel 2012 si trasferisce a Mosca, lavorando presso il ristorante “The Garden” di Adrian Quetglas e, in seguito, al “White Rabbit” di Vladimir Mukhin, divenendone il sous-chef. Nel 2013, prima dell’'inizio delle Olimpiadi invernali di Sochi, si trasferisce a Roza Chutor per aprire con Vladimir Mukhin il primo ristorante gastronomico della regione, il “Red Fox”. Vanta esperienze presso alcuni tra i più importanti ristoranti del mondo: dai fratelli Jacques e Laurent Purceli de “Le Jardin des Sens” e sotto la guida di Massimo Bottura, che lo ha scelto come primo cuoco russo per un tirocinio all’ “Osteria Francescana”.
All'età di 15 anni inizia la sua esperienza al ristorante stellato l’“Operakällaren” di Stoccolma, dove lavora come Commis Chef (2007-2008). Nel 2012 si sposta a Copenaghen dove lavora come Chef de Partie del due stelle Michelin “Noma” accanto a René Redzepi (2012-2013), prima di ritornare a Londra per unirsi, sempre come Chef de Partie, alla brigata di Phil Howard presso il bistellato “The Square” (2014-2015). In seguito, inizia una collaborazione con il suo amico e ristoratore Matt Emmerson per dar vita a una nuova impresa inaugurando, a novembre 2016, il “Perilla Dining” a Newington Green. Nel 2017 vince il premio Food & Travel come “Chef d’avanguardia dell’anno” e viene selezionato per il Young British Foodie 2017. È stato anche incluso nella lista “30 Under 30 Europe 2018” di Forbes e nella lista annuale “30 under 30” dei giovani professionisti del settore di CODE Quarterly.