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    (THE [END) OF HISTORY ILLUSION

    1 agosto 2017

    DIRETTO DA CELIA ROWLSON-HALL

    “Sappiamo bene che l’attuale clima politico ha completamente sconvolto il vostro mondo,” dice la voce fuori campo dello spot pubblicitario anni ’50. “Un rifugio sotterraneo è la vostra migliore difesa contro la ricaduta radioattiva.” Briosa musica d’entrata, gemelli che ballano il tip-tap e una ballerina che cuoce al forno il croissant perfetto. Benvenuti nella vostra nuova casa di lusso – quasi otto metri sotto terra - completa di campo da minigolf, pista da ballo, piscina, due jacuzzi e una sirenetta assolutamente attuale. “Questa è la realtà.” O meglio, lo è finché non suona la sirena dell’allarme nucleare.

    (The [End) of History Illusion], di Celia Rowlson-Hall è il quattordicesimo film commissionato da Miu Miu per Women’s Tales, la serie di cortometraggi che invita cineaste tra le più originali a indagare su vanità e femminilità nel XXI secolo.

    La ballerina/coreografa/regista Celia Rowlson-Hall è celebre per le sue iconiche coreografie nella popolarissima serie TV Girls, il suo lavoro sui video musicali di Alicia Keys e gli MGMT, i corti teneri e malinconici come The Audition e Prom Night e il lungometraggio del 2015 MA, una moderna rivisitazione senza dialoghi delle peripezie della Vergine Maria attraverso deserti e lungo stradine sterrate. Secondo Filmmaker Magazine, Celia Rowlson-Hall “amalgama una forma artistica con un’altra,” e questo “le consente di usare il proprio corpo come veicolo della narrazione.”

    Del suo corto per Women’s Tales, la regista dice: “Volevo analizzare il fenomeno dell’affarismo che sfrutta la paura, la realizzazione di uno spettacolo per distrarre e intrattenere, una fuga dalla realtà che ci circonda.” Sapeva quale sarebbe stata l’ambientazione perfetta, già pronta: l’epoca della guerra fredda e un rifugio nucleare a Las Vegas, strutturato come una pittoresca abitazione familiare e progettato per permettere di sopravvivere un anno intero alle conseguenze di una guerra nucleare. “Quando ho visto la nuova collezione Miu Miu,” dichiara Celia Rowlson-Hall, “c’è stato qualcosa nei tessuti e nei colori che mi ha fatto venire voglia di creare personaggi adatti ad abitare questo spazio.”

    In (The [End) of History Illusion], mentre gli eventi disastrosi in superficie fanno sentire i loro effetti anche sottoterra, questi personaggi lentamente si sgretolano e la comunità dai colori pastello non riesce più a reggere l’illusione da musical hollywoodiano. La nuova realtà genera caos e confusione. Lo spirito del film trae ispirazione da ciò che la regista pensa della donna Miu Miu: “vivace, fiera, sensibile e disposta a rischiare.”

    Le precedenti Women’s Tales sono Carmen di Chloë Sevigny, That One Day di Crystal Moselle, Seed di Naomi Kawase, Les 3 Boutons di Agnès Varda, De Djess di Alice Rohrwacher, Somebody di Miranda July, Spark and Light di So Yong Kim, Le Donne della Vucciria di Hiam Abbass, The Door di Ava DuVernay, It’s Getting Late di Massy Tadjedin, The Woman Dress di Giada Colagrande, Muta di Lucrecia Martel e The Powder Room di Zoe Cassavetes.

    La prima del nuovo episodio di Celia Rowlson-Hall per Women’s Tales avrà luogo durante le Giornate degli Autori al Festival del cinema di Venezia il 31 agosto 2017, insieme a una proiezione di Carmen di Chloë Sevigny.

    È stata anche lanciata la nuova piattaforma Instagram dedicata @miumiuwomenstales, per regalare un innovativo spazio di espressione che esplora ancora più in profondità la grande complessità dell’essenza femminile.

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