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Milano, 30 Aprile 2020 - Dopo la chiusura forzata di 4 settimane per via del Coronavirus, la produzione del Gruppo Prada è ripartita il 20 aprile 2020 con un’apertura parziale delle divisioni di pelletteria, calzature e abbigliamento di Toscana, Umbria, Marche, Veneto e di Milano, limitatamente alla prototipia e al campionario collezioni.
Il rientro è avvenuto con la messa in atto di tutte le misure di tutela contro il contagio da COVID-19, introducendo un protocollo di sicurezza all’avanguardia che prevede di effettuare un duplice screening ai propri dipendenti (test sierologico e test virale) grazie alla collaborazione con l’ospedale Careggi di Firenze. Le misure prevedono inoltre orari ridotti o articolati su più turni per consentire un accesso regolato alle sedi e il distanziamento delle postazioni di circa due metri. I dipendenti sono sottoposti quotidianamente al monitoraggio della temperatura e dovranno indossare per tutto il turno di lavoro guanti e mascherine; tutte le postazioni sono inoltre dotate di gel igienizzanti e gli ambienti sono sanificati mattina e sera.
Patrizio Bertelli, Amministratore Delegato del Gruppo Prada, ha dichiarato: “In questa situazione di emergenza non ci siamo chiesti solo quando riaprire gli stabilimenti produttivi, ma soprattutto come riaprirli mantenendo i nostri dipendenti al riparo dal contagio. Da subito ci siamo avvalsi della consulenza di strutture sanitarie di eccellenza e di fornitori specializzati all’avanguardia per individuare quanto di più performante fosse attualmente disponibile in campo medico per ottenere l’obiettivo di salvaguardia della salute degli addetti e di depistaggio del virus”.